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Bilancio in rosso per il Napoli, ma il buon gioco salverà l’azienda

News Partner 1 anno fa
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Il Napoli è una delle società più solide sotto il piano finanziario del nostro calcio. Il presidente Aurelio De Laurentiis è sempre riuscito a trovare il giusto equilibrio fra gli investimenti e i ricavi grazie a un’accurata progettazione e lungimiranza. Il presidente del club partenopeo è sempre riuscito a circondarsi di persone in grado di far crescere il Napoli sia sotto il piano prettamente tecnico-sportivo sia sotto quello finanziario più legato al marketing.

Napoli: come mai un bilancio negativo?

Purtroppo la pandemia, il club azzurro, nonostante le grandi competenze della squadra dirigenziale, non è riuscito a evitare il bilancio in rosso. Il primo bilancio negativo è arrivato nel 2020, il primo anno in cui il virus si è fatto sentire. Nonostante le gravi conseguenze causate dallo stop sportivo, il Napoli è riuscito a portare un negativo di circa 18 milioni di euro. Considerando i debiti degli altri grandi top club europei e italiani, la cifra risulta quasi irrisoria.

Nel secondo anno, purtroppo, le cose sono andate peggiorando e De Laurentiis è stato costretto a registrare un rosso di quasi 59 milioni di euro. Una cifra considerevolmente più allarmante, ma ancora abbordabile, se paragonata ai nefasti bilanci delle dirette concorrenti della squadra campana.

La chiusura del 2022 ha avuto, seppur piccolo, un miglioramento. Infatti il Napoli ha chiuso il bilancio con un -52 milioni di euro. Considerando i il complessivo dei 3 anni, il Napoli ha accumulato un negativo che arriva quasi a sfiorare i 130 milioni di euro.

Come si risolvono i problemi di bilancio del Napoli?


I risultati economici di una squadra di calcio sono legati a doppio filo con quelli di natura sportiva. In questo momento il Napoli si ritrova primo in classifica in Serie A e secondo portali come Sitiscommesse24.com è la principale favorita al titolo. Inoltre, la squadra deve giocare un ottavo di Champions League con un avversario ampiamente alla mano come l’Eintracht Francoforte.


La coppia Spalletti-Giuntoli, rispettivamente allenatore e direttore sportivo della squadra, è la principale responsabile della grande stagione del Napoli. Il tecnico, nonostante una rivoluzione sportiva avvenuta nel mercato estivo, è riuscito a integrare e valorizzare i nuovi acquisti sin da subito. Mentre il direttore sportivo è stato fenomenale nel trovare giocatori in grado di adattarsi al calcio italiano e, soprattutto, di acquistarli tutti a prezzi sostenibili per le casse del club.


In estate, il Napoli è stato vittima di un’ondata di scetticismo legata agli addii di Insigne, Koulibaly e Mertens. 3 giocatori che a Napoli hanno letteralmente segnato la storia.
Dal mercato, però, sono arrivati calciatori come il coreano Kim che sembra insuperabile in difesa; Raspadori e Simeone, che si stanno rivelando buone alternative in attacco; ma soprattutto, Kvarastkhelia, che è senza troppi dubbi il calciatore più forte del campionato in questo momento.

Napoli: vincere diventa necessario per il bilancio

La probabile vittoria dello scudetto potrà lanciare il Napoli verso un bilancio ampiamente positivo. La vittoria del campionato non solo garantirebbe l’ingresso alla prossima edizione della Champions League, ma significherebbe anche entrarci come appartenente alla prima fascia. Ciò vorrebbe dire un girone sulla carta più abbordabile rispetto a una squadra che entri nella competizione con un ranking inferiore.

Inoltre, il cammino in Champions League della squadra partenopea sembra inarrestabile quest’anno. La squadra di Spalletti, infatti, ha già inflitto goleade a squadre di altissimo livello come il Liverpool, finalista della scorsa edizione, o come l’Ajax che in bacheca può vantare ben 4 coppe dalle grandi orecchie. Sappiamo che il solo passaggio del girone garantisce parecchi introiti che vengono dai diritti televisivi. La UEFA tende a premiare le squadre che arrivano più lontano e dopo un ottavo abbordabile con una grande prestazione ai quarti, i tifosi partenopei potrebbero sognare anche una semifinale. Da lì in poi nulla è scritto e tutto è lecito. Quel che è certo è che il Napoli non ha alcuna voglia di svegliarsi da questo sogno.