L’estate è in pieno svolgimento e le mostre a Bologna non mancano di certo! Il 2022 sarà ricchissimo di appuntamenti dedicati all’arte in città, tra contemporaneo e Rinascimento, fino all’arte antica e ai grandi nomi della storia bolognese. Scopriamo cosa andare a vedere in estate a Bologna con il nostro #spiegonemostre!
Sottopasso di Piazza Re Enzo
Pier Paolo Pasolini. Folgorazioni figurative (fino al 16 ottobre 2022)
Dalla pittura, che imparò ad amare tra i banchi dell’Università di Bologna agli inizi degli anni Quaranta, al cinema, che lo vide protagonista di una meravigliosa stagione negli anni Sessanta e Settanta.
I capolavori dell’arte medievale e rinascimentale rivivono nel cinema di Pier Paolo Pasolini, sono riferimento visivo costante delle sue inquadrature, fonti d’ispirazioni o financo tableaux vivant. Le Folgorazioni figurative furono quelle che illuminarono lo sguardo del giovane Pasolini, quelle che la mostra realizzata dalla Cineteca di Bologna ricostruisce mettendo a confronto le immagini della grande tradizione pittorica e quelle dei film di PPP, lungo un percorso cronologico che va dall’esordio di Accattone nel 1961 all’ultimo, postumo, Salò del 1975.
Palazzo Belloni
Ritorno al futuro. The Exhibition (fino al 18 settembre 2022)
Next Exhibition in collaborazione con Back To The Future Museum Italia presenta la mostra immersiva nel mondo di Ritorno Al Futuro con la collezione di cimeli originali più vasta d’Europa, per la prima volta in tour in Italia, a Bologna.
Oltre settanta memorabilia, realmente utilizzati dagli attori e dallo staff durante la produzione della trilogia, che emozioneranno il pubblico, svelando anche curiosità e retroscena sconosciuti ai fan. Protagonista assoluta, a disposizione per un selfie ricordo, la DeLorean Time Machine, replica riconosciuta, di ex proprietà degli Universal Studios di Hollywood.
Museo Civico Archeologico
LUCIO DALLA. Anche se il tempo passa (fino al 17 luglio 2022)
La grande mostra-evento apre a Bologna, prima tappa di un importante percorso nazionale che la vedrà realizzata a Roma in autunno, dal 22 settembre all’Ara Pacis e, successivamente, nel 2023, in occasione dell’ottantesimo della nascita, a Napoli e a Milano.
La mostra sarà ospitata nella prestigiosa cornice del Museo Civico Archeologico, a partire dal 4 marzo e fino al 17 luglio. Promossa dal Comune di Bologna con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, è ideata e organizzata dalla società C.O.R. Creare Organizzare Realizzare di Roma. La curatela è di Alessandro Nicosia con la Fondazione Lucio Dalla, ed è il frutto di una lunga ricerca di materiali, molti dei quali esposti per la prima volta, che documentano l’intero percorso umano e artistico di uno dei più amati artisti italiani e internazionali che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica, dello spettacolo e della cultura.
Galleria Studio G7
Marilisa Cosello. Try (fino al 23 luglio 2022)
La mostra espone Try, progetto inedito itinerante iniziato dall’artista nel 2020, il cui lavoro è da sempre incentrato su temi quali la costruzione collettiva, il femminile, le strutture sociali, il potere ed il corpo come strumento narrativo.
Fondazione MAST
The MAST Collection – Un alfabeto visivo dell’industria, del lavoro e della tecnologia (fino al 28 agosto 2022)
Leggi la nostra recensione della mostra
È la prima grande esposizione di opere della Collezione della Fondazione: oltre 500 immagini tra fotografie, album, video di 200 grandi fotografi italiani e internazionali e artisti anonimi.
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
A Wound in a Dance with Love (fino al 9 ottobre 2022)
L’esposizione, a cura di Lorenzo Balbi con main partner la Kerlin Gallery di Dublino, è basata sulla mostra Sean Scully: Passenger – A Retrospective, curata da Dávid Fehér e organizzata dal Museum of Fine Arts – Hungarian National Gallery di Budapest (14 ottobre 2020 – 30 maggio 2021), successivamente ospitata al Benaki Museum di Atene, e arriva a Bologna in una versione rinnovata e pensata per il MAMbo.
L’artista è nuovamente protagonista di una personale a Bologna dopo 26 anni: nel 1996 fu proprio la Galleria d’Arte Moderna, da cui discende il MAMbo, a dedicargli una mostra nella sede di Villa delle Rose.
Nell’arte di Scully confluiscono in eguale misura tanto un’estesa conoscenza delle opere di maestri antichi e contemporanei quanto una singolare sensibilità nel trarre suggestioni visive ed emozionali da dati di realtà. La mostra bolognese, con 77 lavori esposti, intende evidenziare la dialettica costante fra queste due componenti fondamentali del lavoro dell’artista, ripercorrendo una vicenda creativa lunga oltre cinquant’anni.
Articolo scritto in collaborazione con Viktoriya Kuzmenko