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Mostre 2024 Bologna: da Guercino a Milva, cosa vedere

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Il 2024 è alle porte e Bologna si prepara a una stagione di mostre tutta da scoprire! Dall’importante rassegna dedicata al Guercino, con eventi in tutta la regione, fino all’interessante mostra dedicata a Milva, la Pantera di Goro. Scopriamo cosa andare a vedere il prossimo anno a Bologna con il nostro #spiegonemostre!

Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni

Concetto Pozzati XXL (fino all’11 febbraio 2024)

Prima mostra antologica dedicata all’artista dopo la sua scomparsa, a cura di Maura Pozzati, critica d’arte e docente, curatrice e direttrice dell’Archivio Concetto Pozzati. Più di cinquanta opere, alcune esposte per la prima volta, raccontano un uomo che fu artista, intellettuale, mecenate e figura di primo piano nella vita culturale bolognese. Tra le opere esposte anche dipinti di grande formato, lavori tridimensionali e su carta, come la monumentale installazione Dopo il tutto (1980) costituita da 301 disegni.

La mostra è pensata come un percorso tematico, in aperto dialogo con gli affreschi e le architetture di Palazzo Fava, che racchiude un percorso artistico che va dalle sperimentazioni in ambito informale degli anni Cinquanta fino al Pop degli anni Sessanta, il concettuale degli anni Settanta e il percorso che dagli anni Ottanta al 2016 ha portato Concetto Pozzati ad avvicinarsi alla quoditianità e all’analisi degli oggetti d’affezione.

 Museo internazionale e biblioteca della musica

In arte, Milva (fino al 4 febbraio 2024)

Leggi il nostro approfondimento sulla mostra

Maria Ilva Biolcati, in arte Milva, ha attraversato da protagonista oltre cinquant’anni di storia italiana. Dalla provincia ferrarese di Goro fino a uno dei templi del teatro italiano (il Piccolo Teatro di Milano), passando per Parigi, la Germania, la Grecia, il Giappone, Milva ha lasciato un segno nel mondo dello spettacolo e del costume, in molteplici generi.

La mostra si articola attraverso tre spazi, che raccontano Milva secondo diverse prospettive: la musica, il teatro, la televisione e la Milva personaggio italiano e internazionale.

Pinacoteca di Bologna

Guercino nello studio (fino all’11 febbraio 2024)

La mostra si inserisce nelle iniziative che a Bologna e in tutta l’Emilia Romagna intendono raccontare l’importanza fondamentale del Guercino e la sua influenza nella regione. L’esposizione alla Pinacoteca di Bologna comprende un nucleo di circa 20 opere, con capolavori provenienti da Bologna come la Madonna del Passero (1615-1616), San Sebastiano curato da Irene (1619), La Vestizione di San Guglielmo (1620) e il San Bruno in adorazione della Madonna col Bambino in Gloria (1647), e altri da prestigiose istituzioni museali italiane e internazionali.

In mostra anche L’ortolana che conta le monete, realizzato dall’artista insieme al fratello Paolo Antonio, che apre la tematica delle collaborazioni e della bottega del Guercino, sviscerando il rapporto tra l’atelier e la committenza, attraverso l’esposizione di prezioso materiale d’archivio. Tra questi anche l’interessantissimo Libro dei conti, in prestito dalla Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna, dove si possono vedere le annotazioni delle commissioni delle opere e i rispettivi pagamenti. Una vera finestra sulle botteghe d’artista in epoca barocca.

Fondazione MAST

Andreas Gursky: Visual Spaces of Today (fino al 7 gennaio 2024)

Dalle immagini della natura alle fotografie di città, folle e prodotti commerciali, Andreas Gursky inventa nuovi mondi a partire da elementi esistenti, costruendo tableaux basati sulle sue osservazioni metodiche. Nelle sue fotografie di grande formato e ad alta definizione, presenta scene iperfocalizzate che non privilegiano né il primo piano né lo sfondo.

Andreas Gursky: Visual Spaces of Today presenta quaranta opere di Gursky selezionate dall’artista e dal curatore della Fondazione MAST Urs Stahel e che abbracciano la sua carriera. Traendo ispirazione dal nome della fondazione – l’acronimo sta per “Manifattura di Arti, Sperimentazione, e Tecnologia” – e dalla sua attenzione per l’arte, l’innovazione e la tecnologia, le opere intendono riflettere questi temi.

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