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Coronavirus a Bologna: servizi attivi, info e prevenzione

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Decreto 1 marzo: tutti i dettagli per eventi e luoghi pubblici

Ieri sera, domenica 1 marzo, è stato diramato il nuovo decreto del presidente del Consiglio sull’emergenza sanitaria. A differenza di quello della scorsa settimana, firmato dai singoli Presidenti delle Regioni interessate dall’emergenza, questo dettaglia fin da subito le misure cautelative per evitare la diffusione del virus Covid-19 e tra le novità che saltano subito all’occhio sicuramente la possibilità per alcuni luoghi pubblici di poter riaprire le proprie porte. L’ordinanza riguarda nello specifico le regioni Lombardia, Veneto, Emilia – Romagna e alcune province delle Marche. Ecco i dettagli:

  • la sospensione di tutte le manifestazioni organizzate, di carattere non ordinario, nonché degli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, quali, a titolo d’esempio, grandi eventi, cinema, teatri, discoteche, cerimonie religiose;
  • l’apertura dei luoghi di culto condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro;
  • l’apertura al pubblico dei musei, delle biblioteche e degli archivi, delle aree e dei parchi archeologici, i complessi monumentali, a condizione che vengano assicurate modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro;
  • la sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani. Esclusi i corsi per i medici in formazione specialistica e dei corsi di formazione specifica in medicina generale, nonché delle attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza;
  • consentito lo svolgimento delle attività di ristorazione, bar e pub a condizione che il servizio sia espletato per i soli posti a sedere e che, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali, gli avventori siano messi nelle condizioni di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro;
  • le altre attività commerciali possono aprire adottando misure organizzative tali da consentire un accesso con modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra i visitatori;
  • sospesi eventi e competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento di tali eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse;
  • ai tifosi residenti in Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e nelle province di Pesaro-Urbino e Savona è vietata la trasferta, ovvero la partecipazione ad eventi e competizioni sportive che si svolgono nelle restanti regioni e province;
  • è consentito l’accesso alle attività nei comprensori sciistici a condizione che il gestore provveda alla limitazione dell’accesso agli impianti di trasporto chiusi assicurando la presenza di un massimo di persone pari ad un terzo della capienza (funicolari, funivie, cabinovie, ecc.);
  • concorsi pubblici e privati sospesi, ad esclusione dei casi in cui venga effettuata la valutazione dei candidati esclusivamente su basi curriculari e/o in maniera telematica. Sono esclusi i concorsi per il personale sanitario, ivi compresi gli esami di Stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo, e di quelli per il personale della Protezione civile;
  • l’accesso dei visitatori alle aree di degenza deve essere limitato da parte delle direzioni sanitarie ospedaliere;
  • rigorosa limitazione dell’accesso dei visitatori agli ospiti nelle residenze sanitarie assistenziali per non autosufficienti;
  • sospesi i congedi ordinari del personale sanitario e tecnico, nonché del personale le cui attività siano necessarie a gestire le attività richieste dalle unità di crisi costituite a livello regionale;
  • nello svolgimento di incontri o riunioni vanno privilegiate le modalità di collegamento da remoto con particolare riferimento a strutture sanitarie e sociosanitarie, servizi di pubblica utilità e coordinamenti attivati nell’ambito dell’emergenza COVID-19.

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Il Covid-19 – il nome che l’OMS ha scelto per identificare la malattia provocata dal Sars-CoV-2 – è ormai arrivato in Emilia Romagna e il Ministro della Salute Roberto Speranza, in accordo con il Governatore della Regione Stefano Bonaccini, nel pomeriggio di domenica 23 febbraio ha emanato un’ordinanza con le indicazioni per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica. Le misure saranno in vigore, salvo proroghe, da lunedì 24 febbraio a domenica 1 marzo.

 

Coronavirus a Bologna: scuole, nidi e corsi di formazione

La delibera ha subito predisposto la sospensione di tutti i servizi educativi dell’infanzia e le scuole di ogni ordine e grado, quindi anche delle lezioni e degli esami universitari. Anche tutti i procedimenti concorsuali sono stati sospesi, in attesa di un nuova calendarizzazione. Dopo un’iniziale incertezza, la Regione Emilia Romagna ha inoltrato una circolare che ha chiarito che la sospensione non ricade sulle “attività che attengono all’ordinario svolgimento della pratica corsistica e amatoriale (corsi di varia natura e allenamenti sportivi)”, come non ricade sui “centri linguistici, centri musicali, scuole guida, gli impianti sportivi (centri sportivi, palestre pubbliche e private, piscine pubbliche e private, campi da gioco, ecc.)”. Dunque tutte quelle strutture che propongono attività che “non prevedono aggregazione di pubblico o eccezionali concentrazioni di persone (per esempio si possono tenere partite a porte chiuse)”, come palestre e piscine, centri anziani e centri sociali, possono proseguire con la loro programmazione.

 

Coronavirus a Bologna: Tper e uffici pubblici

I mezzi pubblici saranno garantiti con regolarità, come dichiarato da Tper SpA, l’azienda che eroga i servizi di trasporto pubblico nei territori di Bologna e Ferrara, che ha messo in campo fin dalla notte tra domenica e lunedì misure di sanificazione straordinarie. Sono state adottate forme di disinfezione dedicate “al posto guida del conducente, e alle parti di maggiore contatto, tra cui tutti i mancorrenti, gli appoggi e i sedili”, si può leggere sul sito dell’azienda, la pulizia straordinaria dei filtri aria degli impianti di riscaldamento e condizionamento e la vaporizzazione su tutti i mezzi di prodotti a base di cloro.

Anche gli uffici comunali rimarranno aperti al pubblico, come anche le biblioteche della città, pur dovendo annullare tutte le attività straordinarie in programma.

 

Coronavirus a Bologna: eventi annullati

Secondo la delibera emanata domenica in serata e poi dettagliata dalla circolare applicativa diffusa lunedì sera, tutte le “manifestazioni e iniziative che, comportando l’afflusso di pubblico” come “eventi e manifestazioni di natura sportiva, culturale, sociale, economica e civica” sono state sospese. Ciò ha inciso sulle programmazioni di fiere e sagre, attrazioni e lunapark, concerti, eventi sportivi e attività di spettacolo, quali rappresentazioni teatrali, cinematografiche,musicali”, comprendendo dunque discoteche e sale da ballo. 

Nella giornata di lunedì, infatti, molti degli attori culturali cittadini si sono visti costretti ad annullare i loro cartelloni, a partire dal Teatro Arena del Sole che ha sospeso gli spettacoli di Vie Festival. Stessa sorte è toccata al Teatro Testoni Ragazzi La Baracca, che ha annullato il suo appuntamento di punta Visioni di futuro, Visioni di teatro….

Anche Bologna Fiere ha annunciato di aver posticipato tutti gli appuntamenti fieristici in calendario a marzo, a partire da Cosmoprof e Bologna Children’s Book Fair.

 

Coronavirus a Bologna: servizi attivi

Oltre ai servizi di trasporto pubblico di Tper e uffici pubblici, come annunciato dal Sindaco Merola, rimarranno operative: 

– le attività economiche, agricole, produttive, commerciali, di servizio e ricettive, compresi i pubblici esercizi e le mense

– le attività corsistiche aziendali (se non comportano significative concentrazioni di persone)

– le attività svolte da guide e accompagnatori turistici

– gli ordinari mercati settimanali.

– tutte le attività di sostegno e supporto alle persone anziane e diversamente abili (per esempio i servizi semiresidenziali e i centri diurni)

– le attività ordinarie dei centri di aggregazione sociale (circoli ricreativi, centri sociali, centri giovanili, centri anziani, orti urbani, ecc.)

– i servizi per il lavoro erogati in forma individuale, come i colloqui di orientamento.

 

Coronavirus a Bologna: numero verde e le buone pratiche

Da martedì è attivo il numero verde della Regione Emilia Romagna 800.033.033 per avere informazioni e indicazioni sul comportamento da adottare.

Inoltre rimane valido diffuso dal Ministero della Salute:

  1. Lavati spesso le mani
  2. Evita il contatto ravvicinato con persone 2 che soffrono di infezioni respiratorie acute
  3. Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani
  4. Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci
  5. Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol
  6. Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico
  7. Contatta il numero verde 1500 se hai febbre o tosse e sei tornato dalla Cina da meno di 14 giorni
  8.  Usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o assisti persone malate
  9. I prodotti MADE IN CHINA e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi
  10. Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus

 

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