Avete presente quando siete in viaggio circondati dalla natura che prosegue fino a perdita d’occhio? Pensandoci vengono in mente i campi di lavanda in Provenza, o le bellissime colline della Val d’Orcia, solo per citarne un paio. Ecco quando ci si perde in quei luoghi capita sempre di imbattersi in un castello nascosto o in un pittoresco borgo. E se vi dicessimo che in Emilia Romagna c’è un luogo magico arroccato a circa 600 metri sopra il livello del mare e circondato dalla natura? Siamo nella Val Marecchia.
Arroccata su uno sperone roccioso, a circa 600 metri dal livello del mare sorge la piccola cittadina di San Leo.
San Leo: storia e personaggi noti
San Leo è, sin dalla preistoria, vista come una fortezza inaccessibile e proprio per questo anche cara agli dei.
Solo dal IV secolo, circa, i romani vi si insediarono iniziando a dare vita alla cittadina. Inizialmente nota come Montefeltro, anche per il tempio dedicato a Giove Feretro che un tempo si trovava dove oggi sorge il Duomo, la storia di San Leo inizia quando San Leone vi si trasferisce qui per vivere in solitudine.
In seguito la storia del borgo fu suddivisa tra assedi e guerre che portarono la fortezza a essere, da rocca difensiva, carcere. Qui infatti furono imprigionati, tra gli altri, anche Cagliostro e Felice Orsini.
Ma la storia di San Leo ha visto anche momenti felici grazie al passaggio di personaggi noti che ne hanno lasciato una traccia. primo fra tutti Dante Alighieri, al quale oggi è dedicata la piazza centrale, e San Francesco, giusto per citarne alcuni.
E se in origine il borgo era nella regione delle Marche, nel 2009, in seguito a un referendum divenne parte della provincia della vicina Rimini.
Cosa vedere a San Leo
San Leo è tutto uno spettacolo sin dalla strada che vi si percorre per raggiungerla. Che si arrivi in auto o a piedi, c’è solo una via d’ingresso al borgo, tagliata nella roccia. Una volta giunti, il panorama che potrete ammirare è uno dei più belli della regione: qui lo sguardo si perde dai monti fino al mare.
Il piccolo centro medievale, che ha mantenuto inalterato l’impianto urbanistico anche dopo l’Unità d’Italia, presenta diversi edifici romanici mentre alcuni palazzi hanno subito lavori successivi. Il centro si sviluppa tutto intorno a piazza Dante Alighieri, circondata dalla Chiesa della Madonna di Loreto, dal Palazzo Mediceo, dal Palazzo della Rovere e dalla residenza dei Conti Severini-Nardini. Infine, la fontana classica è il luogo di ritrovo e centro del paese.
Non perdete una visita al Duomo di San Leo, una delle chiese che meglio rappresenta l’architettura medievale e in particolare romanico-lombardo.
Se invece si prosegue il cammino, si raggiunge la fortezza di Francesco di Giorgio Martini, distanziata dal centro viste le sue origini di rocca difensiva.
Insomma, avventurarsi su per i colli non sarà certo un problema se arrivando si potrà scoprire quella che Umberto Eco definì “la città più bella d’Italia“.