Pubblicato in: Mostre

Image Capital, la mostra dedicata alla fotografia come mezzo di informazione al MAST di Bologna

mostra-mast-bologna-min
24. Università di Rochester, Libri Rari, Collezioni Speciali e Consevazione (RBSCP), Kodak Historical Collection. Fotografo sconosciuto, pubblicità Recordak con etichetta _Tutti questi assegni in 30 metri di rulli

Un progetto visivo e di ricerca che ha richiesto oltre quattro anni di lavoro e racconta una storia della fotografia diversa: quella dei suoi innumerevoli utilizzi pratici e della sua funzione come tecnologia dell’informazione.

La mostra Image Capital al MAST di Bologna dal 22 settembre all’8 gennaio 2023, è un ambizioso progetto artistico che investiga la fotografia come sistema di creazione, elaborazione, archiviazione, protezione e scambio di informazioni visive: un vero e proprio capitale il cui possesso corrisponde a un autentico vantaggio strategico.

La fotografia come mezzo per parlare al mondo

Il fotografo Armin Linke e la storica della fotografia Estelle Blaschke, ricercatrice dell’Università di Basilea, esplorano attraverso immagini, testi e altri materiali le diverse modalità attraverso cui la fotografia viene utilizzata all’interno di differenti tipologie di processi di produzione, in particolare in ambito scientifico, culturale e industriale: grazie alla fotografia, infatti, i sistemi di comunicazione e di accesso alle informazioni sono migliorati esponenzialmente fino a consentire lo sviluppo delle industrie globali e di vasti apparati governativi.

Armin lInke, Sito di stoccaggio di Iron Mountain, Boyers (PA), USA 2018

Dentro questo circuito – spiega Francesco Zanotle immagini fotografiche assumono un peculiare valore descrivibile come una vera e propria forma di capitale. La spinta all’utilizzo della fotografia come tecnologia dell’informazione è avvenuta intorno alla metà del Novecento, quando i processi gestionali e amministrativi di aziende e istituzioni si stavano espandendo e necessitavano di essere ottimizzati”.

Con la fotografia digitale c’è stato un vero e proprio salto di scala. “Anziché essere soltanto i soggetti delle fotografie – prosegue Zanot –, gli oggetti del nostro mondo vengono oggi costruiti sulla base delle fotografie stesse e delle loro rielaborazioni, invertendo un rapporto precedente unidirezionale. Queste trasformazioni portano con sé alcune fondamentali ricadute sul piano economico e politico: le grandi masse di immagini che alimentano questo sistema hanno acquisito un valore elevatissimo, conferendo a coloro che le possiedono e le gestiscono poteri ugualmente sterminati. Nella società capitalista la fotografia non domina soltanto l’immaginario, ma molto di più”.

Image Capital: il percorso della mostra

La mostra è suddivisa in sei sezioni:

Memory: sulla capacità delle fotografie di raccogliere e immagazzinare informazioni.

A partire dall’idea di riproducibilità meccanica, viene qui investigata l’intrinseca natura della fotografia come strumento di registrazione, le cui potenzialità si esprimono a livelli sempre più alti con l’avvento della tecnologia digitale.

Access: sulle modalità di archiviazione, reperimento e indicizzazione delle immagini.

L’associazione tra fotografia e testo (o metadati) è alla base del successo di questo medium come tecnologia dell’informazione. I metadati (parole chiave, geodati, didascalie…) non sono utili soltanto per organizzare le immagini in sistemi ordinati, ma anche per poterle ritrovare e utilizzare.

Protection: sulle strategie per la conservazione a lungo termine delle immagini e delle informazioni che contengono.

Se le immagini possono essere considerate come depositi di informazioni potenzialmente deteriorabili, a loro volta devono essere protette per non venire disperse. Qui si investigano le strategie per la protezione delle immagini, dagli archivi, che possono arrivare a dimensioni monumentali, ai sistemi di back-up.

Armin Linke, CERN, Large Hadron Collider (LHC), cablaggio, Ginevra, Svizzera, 2019

Mining: sull’analisi delle immagini e il loro utilizzo nelle tecnologie per il riconoscimento automatico.

Se è vero che le fotografie contengono una grande quantità di informazioni, allo stesso modo si rendono necessari sistemi per poterle estrarre (mining). Questa sezione è dedicata a questi processi e alla conseguente possibilità di utilizzare grandi quantità (cluster) di immagini simili (da cui vengono estratte informazioni simili) per lo sviluppo di tecnologie di riconoscimento automatico, le cui applicazioni sono oggi fondamentali, particolarmente nei settori dell’industria e della sicurezza.

Imaging: sulla fotografia come sistema di visualizzazione della realtà o di un suo progetto.

La fotografia viene qui osservata come sistema di visualizzazione, a partire dalla sua capacità di andare oltre i limiti dell’occhio umano fino al suo utilizzo per lo sviluppo di tecniche di rendering e modellazione digitale. Dopo essere stata a lungo considerata una prova di realtà, la fotografia costituisce in questo senso la base di partenza da cui la realtà viene progettata e costruita.

Currency: sul valore delle immagini.

Dall’associazione tra fotografia e valuta al capitalismo informatico, qui si osservano i processi di attribuzione di valore alle immagini, oggi legati particolarmente alla capacità di accumularne grandi quantità e, soprattutto, di associare ad ognuna ampi set di informazioni.

Image Capital: info, orari e biglietti

Fondazione MAST, via Speranza 42, Bologna

Ingresso gratuito

Orari: martedì – domenica 10-19. Chiuso il lunedì